BABY SITTER OVER 40 – 3° tempo - Asti Trasgressiva

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All'inizio pompai lentamente, diventando più veloce fino a quando la sentii vibrare leggermente. Non sapevo se poteva godere in quelle condizioni, però aspettai che finisse e scaricai diversi schizzi di sperma dentro la sua figa, e fuori sulla pancia e le tette, coprendola con il mio succo caldo e appiccicoso. Dormiva come un sasso, anzi russava. Osservavo il grasso ventre muoversi al ritmo del suo respiro, ero così eccitato che non ho nemmeno fiappato del tutto. Sono rimasto mezzo in tiro per tutto il tempo. Abbassai lo sguardo sulle labbra rosse della sua figa e sapevo che dovevo mettere il mio cazzo lì adesso. Se non l'avessi fatto, lo avrei rimpianto tutta la vita. La girai delicatamente sulla schiena,  Spalancai le sue gambe e mi posizionai tra di loro. Il mio cazzo si dirige dritto verso la sua giovane figa calda. Implorando di essere lasciato entrare. Mi avvicinai di più, osservando il suo viso per tutto il tempo, assicurandomi che fosse profondamente sotto prima di fare quello che avrei fatto. Mi avvicinai a lei finché non sentii il mio grosso cazzo duro premuto contro l'apertura della sua figa. Spinsi ed emisi un sospiro di lussuria mentre sentivo il mio glande esplodere dentro di lei. Spinsi lentamente più in profondità fino a quando raggiunsi una certa resistenza. Me lo aspettavo, mi ritirai leggermente ritirato e poi mi feci strada il più velocemente possibile. Gridò di dolore nel sonno mentre il mio cazzo straduro era ancora dentro di lei. Ma per fortuna le pillole continuavano a funzionare e si riaddormentò subito. Presto diventò più facile, la figa lubrificata dal suo stesso inconsapevole unto mi rese ancora più eccitato nel pensare che stavo scopando questa donna senza che se ne rendesse conto. Pompai sempre più veloce, seppellendo il mio uccello ladro dentro di lei, la mia sacca scrotale le batteva contro il culo e nel sonno gemeva debolmente di piacere orgasmico fino a quando finalmente la sentii tremare. Le sue tette flaccide stavano rimbalzando ad ogni spinta, mentre io costringevo il mio cazzo sempre più in fondo fino a toccarle la cervice dell'utero. CONTINUA

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